Nel lontano 1990, in seguito all’espandersi del fenomeno AIDS avvenuto a livello planetario nei precedenti anni Ottanta, il Governo italiano promulgò una legge, precisamente la n. 135 del 5 giugno 1990, identificata come “Programma di interventi urgenti per la prevenzione e la lotta contro l’AIDS”.
Viene da molti considerato un passo fondamentale, del nostro Paese, per contrastare la diffusione dell’HIV e per dotare il personale sanitario dell’adeguata preparazione per affrontare la malattia.
All’interno del testo di legge apprendiamo che lo Stato deve garantire“[…] lo svolgimento di corsi di formazione e aggiornamento professionale per il personale dei reparti di ricovero per malattie infettive ed altri reparti che ricoverano ammalati di AIDS e la corresponsione di un assegno di studio, da erogare ad ogni partecipante che frequenti l’intero percorso formativo previsto dal corso, di importo pari ad € 2.065,83 annui […]”.
Il NurSind Lombardia, in seguito a numerose segnalazioni provenienti da varie province lombarde, segnala l’omesso pagamento della quota da parte delle Aziende Ospedaliere.
“Pur avendo già regolarmente svolto il corso previsto dalla legge - dichiara Donato Cosi, coordinatore NurSind Lombardia - gli operatori interessati non hanno ancora ricevuto l’assegno in busta paga. Abbiamo segnalato l’anomalia a Regione Lombardia e abbiamo chiesto di procedere al pagamento dell’assegno di studio con le spettanze stipendiale del corrente mese (novembre 2023)”.
Vi terremo informati sullo sviluppo del contenzioso.
Per leggere la lettera inviata in Regione Lombardia, cliccate sotto.
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