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Immagine del redattoreVincenzo Raucci

’Ccà nisciuno è fesso!

Aggiornamento: 2 feb 2019

Nell'annosa questione dei buoni pasto, l'ASST di Monza stava per rifilare ai lavoratori interessati una SOLENNE FREGATURA!

Per fortuna c’è il NurSind Monza e Brianza che tiene alta la guardia ed è intervenuto a difesa degli ignari colleghi.

Alcuni mesi fa, sono stati ritirati dall’Azienda, i buoni pasto della “QUI ticket” distribuiti in precedenza ai lavoratori; buoni divenuti carta straccia dopo il fallimento della società genovese.

A questa operazione sarebbe dovuto seguire il rimborso del controvalore dei buoni pasto.

Invece, sul sito aziendale, è stato pubblicato un messaggio ai lavoratori, i quali venivano informati che "[...] con le competenze stipendiali del mese di febbraio si provvederà a restituire la quota che viene addebitata al dipendente, pari a 1,40 euro a ticket [...]".

Precisiamo che il valore nominale del buono, ovvero quanto spetta al lavoratore come da CCNL, è di 7,00 € e non 1,40 €, come si evince dal comunicato.

Il NurSind Monza e Brianza ha quindi diffidato l’Azienda a porre in essere quanto annunciato e ricalcolare quanto dovuto, correttamente, ad ogni lavoratore. Il NurSind ha ritenuto doveroso precisare, infine, che in merito a quanto ulteriormente scritto, ovvero "[...] a seguito dell'adesione della ASST Monza alla nuova gara CONSIP che prevede l'erogazione di tickets elettronici, i tempi tecnici previsti dalla convenzione stanno comportando dei ritardi nell'erogazione dei tickets di gennaio 2019 [...]" è errato parlare di "ticket di gennaio 2019”, poiché in realtà le spettanza si riferiscono ai ticket dovuti nel mese di novembre 2018.

Ogni tanto qualcuno ci prova a fregare i lavoratori ma, cara ASST di Monza, dovete sapere che… ’ccà nisciuno è fesso!


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